Gli atti del Convegno Patrimoni da svelare per le arti del futuro – tenuto all’Accademia di Belle Arti di Napoli dal 13 al 15 giugno 2013 e promosso dal Miur, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – si collegano al volume Accademie/Patrimoni di Belle Arti, a cura di Giovanna Cassese, edito da Gangemi nello stesso anno, la prima ricognizione unitaria sui patrimoni materiali e immateriali delle istituzioni di Alta Formazione Artistica. Le Accademie sono da sempre luogo eminente di dibattito sulle arti e ganglio fondamentale nel sistema dell’arte, in cui memoria, identità e futuro si intersecano per formare artisti, designer, scenografi, restauratori ed esperti di didattica dell’arte. Alla mission di formazione universitaria, di didattica, ricerca e produzione, fondata sul laboratorio in cui conoscenza, competenza e capacità esaltano l’eccellenza dei saperi della mano, tra tradizione e innovazione, si unisce quella di essere insieme patrimonio della nazione, perché le Accademie sono cariche di storia e di know-how, di beni materiali e immateriali.
Le tre giornate di studio riportano l’attenzione sulle Accademie e i loro preziosi patrimoni, nati nei secoli per la formazione degli artisti: quadrerie, gipsoteche, biblioteche, archivi storici, gabinetti di stampe e disegni, raccolte di sculture, lastre incise, antiche foto o raccolte di arte contemporanea, arredi e preziosi strumenti di interesse storico; un patrimonio da svelare, tutelare, salvaguardare e valorizzare, irrinunciabile testimonianza di civiltà, nonché patrimonio ineludibile per una moderna didattica delle arti, che apre anche nuovi orizzonti di ricerca e intervento nelle politiche di salvaguardia dei beni culturali del nostro Paese.
Il convegno nasce dal lavoro del Tavolo tecnico permanente del MIUR sui Patrimoni nel quale sono coinvolte le Accademie italiane, 20 statali e 5 storiche legalmente riconosciute, ed ha affrontato questioni metodologiche, temi connessi alla salvaguardia, valorizzazione e restauro, il legame tra patrimonio, didattica dell’arte e nuove tecnologie, con il coinvolgimento di rappresentanti MiBACT, MAE, UNESCO, ICOM, CNR e di molte altre Istituzioni, oltre che di studiosi, storici dell’arte, docenti e restauratori. L’ultima parola è stata poi dei veri protagonisti, gli artisti, che si sono interrogati sul “futuro del classico”, ovvero sull’importanza delle testimonianze del passato per la creatività avvenire e per il futuro della formazione artistica.
Interventi di: Marisa Albanese, Maria Grazia Bellisario, Gabriella Bocconi, Giorgio Bonsanti, Gregorio Botta, Eugenio Carlomagno, Roberto Cassanelli, Giovanna Cassese, Angela Cipriani, Giorgio Bruno Civello, Biancaneve Codacci Pisanelli, Silvia Costa, Guido Curto, Marisa Dalai Emiliani, Fernando dalla Chiesa, Gaetano Daniele, Armando De Stefano, Stefano De Stefano, Paola Del Vescovo, Ignazio Di Bella, Marco Di Capua, Fabio Donato, Andrea Emiliani, Luigi Ficacci, Luigi Fiorentino, Luciano Formica, Mario Franco, Eleonora Frattarolo, Cristina Frulli, Giuseppe Furlanis, Maria Antonella Fusco, Gian Luca Galletti, Omar Galliani, Mauro Giancaspro, Corinna Giudici, Augusto Giuffredi, Sebastiano Guerrera, Daniele Jalla, Anna Vittoria Laghi, Rocco Lazzaro, Marco Mancini, Riccardo Mazzarino, Gioia Mori, Luigi Nicolais, Marco Nocca, Anty Pansera, Virgilio Piccari, Luca Pignatelli, Paolo Rosa, Valter Rosa, Camilla Roversi Monaco, Anna Russo, Sileno Salvagnini, Lucio Alberto Savoia, Sergio Sciarelli, Vittorio Sgarbi, Aurora Spinosa, Gabriella Spizzuoco, Maria Luisa Storchi, Giuseppe Sylos Labini, Paola Taddei, Gloria Vallese, Francesca Valli, Fabrizio Vona, Luigi Zangheri, Francesco Ziosi.