Il destino del mondo non è sempre nelle mani dei migliori, spesso è nelle mani dei ricchi e dei potenti. Ricchezza e potere sono le due facce della stessa medaglia e non c’è posto per la terza faccia, per la bontà. Si può cercare di dipingerne una con il buonismo, con la filantropia, si può cercare di ricoprire l’altra con l’onestà e l’altruismo, ma le maschere sono destinate a cadere e a svelare il marcio dietro la bellezza, la corruzione dietro la generosità, il carnefice dietro il difensore dei deboli. E’ per questo che i posti di comando sono ciclici, che gli scranni dei governi e delle multinazionali si svuotano e si riempiono, in un corso scontato, un’emivita prevedibile come il declino di un corpo, l’invecchiamento delle membra e il sopraggiungere della morte. E il destino del mondo cade nelle mani di altri ricchi e potenti, tranne in rare eccezioni, sporadici casi in cui il fato evoca, a dispetto, l’intervento di potenziali inattesi, nullità al limite della decenza comportamentale ed intellettuale. Uomini che normalmente sopravvivono al contesto senza portare nulla di proprio, nessun segno rilevante nel corso del tempo, possono essere chiamati dalla sorte a svolgere compiti più grandi di loro. E possono riuscire laddove i predestinati falliscono.
“Potenziali evocati” è un romanzo che coniuga in sé generi narrativi diversi, e li esplora legando gli uni agli altri, spingendo l’esercizio narrativo in ambienti nuovi, lasciando il lettore in quel piacevole turbamento figlio della sorpresa e della scoperta: dissertazioni mediche, citazioni filosofiche, scene pulp, panorami tecnologici del prossimo futuro costruiscono l’intricata ossatura di una storia che comunque riesce a rimanere coerente e di impatto.
“Potenziali Evocati” è un romanzo complesso che riesce ad essere letto anche in maniera semplice, è una storia che si adatta al lettore e che offre a ciascuno un motivo di crescita e di apprendimento. E‘ un viaggio in più direzioni, un mix, o forse un re-mix di tanta parte della cultura contemporanea, un collage di tutti i conflitti e i tormenti dell’uomo di oggi. E’ una fotografia della società scattata attraverso il corpo umano, che è lo specchio di tutto ciò che c’è al di fuori di esso: sesso, droga, tecnologia, amicizia, famiglia, salute. E c’è l’amore, il sentimento più banale e folle da raccontare, che con le sue diverse forme e sfumature, passione oscura e malata ed emozione pura e pacificatrice, tiene tutto stretto nei suoi tentacoli e accompagna e guida l’uomo e le sue azioni, dall’inizio alla fine, senza possibilità di sfuggire.