Storia eventualista, perché è la storia degli eventualisti. I protagonisti, da Sergio Lombardo ad Anna Homberg, Cesare Pietroiusti, Domenico Nardone, e poi Giovanni Di Stefano, Roberto Galeotti, Piero Mottola, nonché Paola Ferraris e Miriam Mirolla (ma anche Giuliano Lombardo dagli inizi, e ultimamente Giuseppe Pansini, Luigi Pagliarini e Claudio Greco) ricercano le possibilità soggettive dell’evento creativo.
A Roma nel centro studi Jartrakor, sulla Rivista di Psicologia dell’Arte, e in altre sedi o circostanze nazionali come internazionali, da venticinque anni gli eventualisti si confrontano quindi con le persone più diverse nello sperimentare la contraddizione tra avanguardia e conformismo.
“Evento è tutto ciò su cui non c’è accordo percettivo, interpretativo e valutativo. L’evento non si ripete mai allo stesso modo e non è prevedibile. La realtà stessa è un macroevento. L’evento è vissuto soggettivamente come perdita di realtà, interruzione del tempo, crisi d’identità, situazione d’emergenza, atmosfera oniroide. La storia degli eventi è la storia stessa, ma essa può essere scritta solo a posteriori.
Sergio Lombardo, 2002